Gite fuori porta, le vacanze alternative

La fine della pandemia e la ripresa delle attività di contatto, tra le quali non ultima viaggiare senza limitazioni, ci hanno restituito una opportunità di svago che forse all’inizio abbiamo fatto fatica a declinare in tutte le sue possibilità. Certo si è tornati subito a pensare ai viaggi a lunga percorrenza e alle vacanze tradizionali così come ce le ricordavamo, senza i timori e le maglie strette di protocolli sanitari imposti da decreti legge.

Ma forse a ben guardare le prime gite che c’è venuto più naturale fare, appena usciti dal lock down, sono state quelle brevi, un giorno o due, e non troppo lontani da casa, fai da te o organizzate da addetti ai lavori del settore, con noleggio pullman a Roma e pianificazione del viaggio. Per riabituarsi magari, e anche per risparmiare. In un certo senso, poi, è cambiata la mentalità.

 

La qualità del turismo

 

Certo l’economia del settore turistico ha bisogno di girare e sono i grandi numeri a fare la differenza. Ma la qualità ha forse preso il posto della quantità. Almeno per alcuni. Molti di più di prima. E non si può trascurare. Perché al centro c’è sempre il cliente. E questo non è sempre lo stesso nel tempo. Si modifica. Succede in condizioni normali, ancora di più dopo un periodo che ha messo in discussione valori quali la libertà e il benessere di tutti. Bisogna ripensare il turismo a partire dall’idea che anche il profilo del turista tipo può essere cambiato.

 

La ripresa del turismo passa anche di qua

 

Il turismo di massa sarà sempre il motore. Ma la foto in copertina può essere anche quella della famiglia che zainetto in spalla, poche cose necessarie dentro, scarpe comode e borraccia, decide di passare un solo giorno al mare o in una città d’arte. Senza la solita fatica di programmi eccessivi e logorati. A pochi chilometri da casa con la convinzione che l’Italia è bella tutta. Anche una cosa alla volta e anche quella che si vede dalla finestra di casa o poco più in là, dove lo sguardo non arriva ma la curiosità e l’immaginazione hanno già visto cosa c’è di bello. Come sempre in Italia.