- Un dipendente pubblico che vuole avere accesso a un prestito a tasso agevolato (Taeg 3,50% stabile) deve essere iscritto alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali da minimo 4 anni.
- Oltre all’iscrizione, il dipendente deve versare i contributi al fondo da almeno 4 anni.
- Chi desidera fare richiesta per i prestiti ex Inpdap deve presentare una domanda telematica, cioè non occorre presentarsi a uno sportello.
- Il requisito che forse è più vincolante per avere accesso a questo tipo di credito agevolato è il tipo di contratto. Il dipendente deve essere assunto a tempo indeterminato perchè la sua busta paga rappresenta la garanzia del prestito, il quale verrà saldato proprio grazie a questa entrata fissa. È possibile fare richiesta anche se si ha un contratto a tempo determinato, a patto che o sia inferiore ai 5 anni. Per tempistiche al di sotto dei 5 anni, nemmeno li primi due requisiti pososno esser soddisfatti, perciò la domanda vien scartata.
La durata
- Piccoli prestiti. La durata dei cosiddetti piccoli prestiti è variabile in base alla cifra erogata. Si può parlare di 1, 2, 3 o anche 4 anni.
- Prestiti pluriennali. La durata di un prestito pluriennale, invece, può essere di 5 o 10 anni.
- I classici mutui, spesso richiesti per l’acquisto di una casa, hanno un orizzonte temporale più ampio.
Il rimborso
- Il sistema più comune per rimborsare un prestito Inpdap è la trattenuta del quinto. In questo caso, vuol dire che il 20% dell’importo della busta paga viene trattenuto dall’Inps come pagamento della rata. Per questo motivo viene richiesto un lavoro stabile perchè è proprio la busta paga a diventare la garanzia del prestito.
- Esiste comune la possibilità di saldare le rate del mutuo in modo diverso rispetto alla trattenuta del quinto.
Per conoscere altre informazioni e dettagli sui prestiti Inpdap, è sufficiente andare sul sito web http://guidaprestitiinpdap.it/ .