Ormai più o meno tutti sono a conoscenza del fatto che sui carburanti, cioè benzina e diesel, sono presenti della tasse. Oltre all’Iva, imposta sul valore aggiunto, sono tristemente note le cosiddette accise. Nonostante siano sulla Bocca di tutti, molti non sanno dire con precisione che cosa sono e nemmeno a quanto ammontano per cui vediamo di approfondire un po’ l’argomento che è più attuale che mai.
Le accise sono dei costi che sono stati introdotti gradualmente nel corso dei decenni per coprire delle spese statali. In genere, servivano per coprire i costi straordinari di alcuni disastri ambientali come alluvioni e terremoti. In realtà, oggi la divisione di questi costi non esiste più e si tratta di un prelievo indifferenziato. Infatti, è impensabile che si debba ancora coprire il costo dell’alluvione di Firenze del 54 o del terremoto in Irpinia del 61 poiché è evidente che ormai la voce è stata coperta e abbandonatamente.
In altre parole, le accise sui carburanti rappresentano una fonte di entrate per le casse statali. In particolare, è una delle fonti di più alte per lo Stato che riceve un gettito per coprire le varie voci di spesa. In genere, è bene sapere che circa la metà del prezzo che si paga alla pompa di benzina per fare il pieno è solo accise. In pratica, metà della spesa che si paga va direttamente nelle casse dello Stato.
Non si possono cancellare le accise non solo per motivi di bilancio statale. A livello europeo è fissato un limite minimo di accise sui carburanti in modo da non creare troppi squilibri e concorrenza. Tuttavia, questo livello è enormemente più basso rispetto all’ammontare delle accise, meno della metà rispetto al dato attuale.
Chi non ne può più di spendere così tanto per fare il pieno di benzina all’automobile, può valutare dei sistemi alternativi per muoversi e spostarsi in città. tantissime persone hanno iniziato a usare il noleggio con conducente privato ncc che presenta molti punti di forza. Se desideri avere ulteriori approfondimenti, vai su www.nccromah24.it