Quando vi trovate alle prese con la ristrutturazione Bagno a Roma, ci sono diverse tipologie di piastrella che potete prendere in considerazione per pavimenti e rivestimenti. Sebbene oggi sul mercato siano presenti anche altre soluzioni come la resina, alle piastrelle vanno comunque per la maggiore. La novità principale che riguarda a che fare con il materiale visto che si utilizza sempre meno la ceramica in favore del gres porcellanato. Per quanto riguarda le forme da prediligere, basta continuare a leggere di seguito
Di grandi dimensioni
Usa formati Di grandi dimensioni quando piastrelle di forma quadrata. Se una volta il formato era più piccolo, oggi si preferiscono sicuramente più grandi per evitare di spezzare la superficie. I formati di grande dimensione aiutano ad uniformare il pavimento reticolato di fuga che spezza lo spazio facendola apparire più piccolo di quello che è in realtà.
Esagonali
Le piastrelle per la ristrutturazione Bagno a Roma possono anche avere una forma esagonale. Si tratta di una novità che va bene sia per il pavimento che per i rivestimenti. nel momento in cui scegli piastrelle con disegni effetto dipinti a mano, hai più piastrelle con disegni diversi che vanno posate in modo casuale senza seguire uno schema preciso. Sono ideali soprattutto per il rivestimento del box doccia.
Effetto mosaico
In particolare per gli investimenti, oggi puoi trovare anche delle opzioni mosaico. Si tratta di piastrelle formate da piccole tessere di sfumature dello stesso colore. Un po’ come Succede con le piastrelle di forma esagonale, si posano principalmente per realizzare il rivestimento all’interno della cabina la doccia oppure dietro ai sanitari per evitare un effetto troppo carico.
Tipo listoni
Le piastrelle con formato che ricorda i listoni del parquet, cioè rettangolari con lato lungo, sono piuttosto diffusa soprattutto se hai intenzione di posare elementi effetto legno. Grazie al gres porcellanato, oggi diventa possibile avere finalmente l’effetto legno in bagno dove il parquet non può entrare perché il legno naturale si rovinerebbe per colpa di acqua e umidità.